La Vita è ciò che oggi ti capita

Pensieri …
La Vita è ciò che oggi ti capita mentre addenti con voluttà una fetta di torta alla mela, ma poi il sapore ed il profumo inebriante della torta stessa ti si fermano in gola e tra le narici strozzandoti quasi.., e pensi che domani probabilmente, questa torta non la assaggerai più.
La Vita, la mia vita è ciò che mi è successo mentre ero intenta a pianificare con il Mio Tutto (il mio compagno di una Vita intera) un tragitto breve e romantico , ma dopo il mese di dicembre del 2013 tutto è cambiato…anche il tragitto della mia vita stessa, non solo fisico ma anche mentale!
Ed eccomi qui a pensare che la vita è bella, ricca di profumi, ricca di gioia, ma non è così. La vita è fatta anche di male incurabile e della lotta per affrontarlo ed ostacolarlo, la vita è fatta di radiografie e manovre cruente, percorsi in corridoi lunghi e grigi di un ospedale ricco di persone in camici bianchi o verdi, che con professionalità e sorrisi cercano di renderti meno duro il tragitto offrendoti a cena anche ..una fetta di mela dopo che hai percorso un lungo tragitto sia di dolore fisico che psichico nell’arco della tua giornata e forse anche di un anno intero! Si la fetta di mela è ciò che ti fa ricordare l’inizio della vita stessa ma anche la fine...Adamo ed Eva e la Mela, la disobbedienza, la consapevolezza che oramai erano diventati mortali e quindi la Vita era diventata ricca oltre che di bene anche di sofferenza..
L’Albero della vita..ne ho visto uno fatto dai pazienti e infermieri nel reparto di degenza..bello mi era piaciuto..mi è piaciuto..

Quindi la Vita è sempre bella viverla e anche se avrà un tragitto diverso dal previsto..importante è viverla appieno godendo delle piccole cose e del grande Amore che ci e mi aiuta a viverla! Amore per il cielo grigio: dietro ai suoi colori si affaccerà l'azzurro e uscirà il sole..grazie Nilo non me lo scorderò più..questo consiglio!
Amore per il sorriso del buongiorno del tuo compagno (il mio Tutto), amore per la carezza che ricevi sul viso o su una mano..questa è vita! Amore per la tua vita stessa..Amore per la tazzina di caffè portatami al risveglio..In ogni gesto stesso vi è l'Amore!!
E la vita desidero viverla il meglio possibile senza pormi ne se ne ma..è così e basta! Ma il basta non deve uccidere l'amore che ho sempre per la mia stessa vita!!...Pensieri un poco confusi..ma veri in una dolce serata di maggio..
Terry (12 maggio 2014)

Favole antiche...

Sfogliando un vecchio libretto  datato 1924 in mio possesso (Favole o meglio Dugento Favole - Raccolte e rivedute per  Giulia Guarisco, Ed La Scuola Brescia, 1924) ho trovato delle favole molto carine che sono state prese da Esopo, tradotte dalla autrice prendendole dalla traduzione del Landi ( anno 1777, Venezia - Bortolammeo Occhi) e portate ad una forma scritta migliore e non solo. Molti scritti la autrice li ha presi anche da Fedro, Clasio, e Pignotti, Bertola...   
Questo testo venne utilizzato tantissimo dalla mia nonna Teresina che era maestra elementare in quel periodo.

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Il naso e il tabacco

- Io preferirei il tabacco ad ogni altro profumo, persino alla delicata fragranza dè fiori - disse il naso - e questo furfante più io lo ricerco, e meno si rende gradito, e più diventa insipido.
- Sai! - rispose il tabacco - per godere realmente d'una cosa, sia un aroma che diletta le narici, sia un gusto che dà piacere al palato, non bisogna mai abusarne.  I piaceri troppo frequenti riescono insipidi. (Bertola)

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La Lampada
 
Aveva assistito in silenzio a questo litigio la lampada che ardeva e si consumava dinnanzi all'altare.
Stupito ch'ella sola non avesse preso parte alla gara, il pavimento gliene chiese la prossima notte il perchè.
  - Eppure tu ardi in luogo privilegiato e sei d'oro purissimo e hai molti pregi d'arte e non tocchi nè la terra nè le pareti, ma oscilli dolcemente nell'aria e brilli anche nell'oscurità della notte.
  - Taci! - lo interruppe la lampada: - io son ben felice di consumarmi in silenzio davanti al Santo dei santi, di attirare a Lui, con la mia timida ma costante luce, i cuori degli uomini. Compio così il mio dovere e non cerco lodi: purchè siano tributate a Colui che solo le merita.
  - Quale vergogna e quale lezione per noi che abbiamo osato disputare de' nostri pregi dinanzi al Creatore, nella sua stessa casa!
(Perego)
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Il Viaggiatore e il vento


"S'adirò forte un viaggiatore contro il vento che gli avebva portato via il cappello come se fosse una piuma: e si che aveva una bella tesa molto ampia!
- Garbinaccio insolente e perverso! Ame nessun vento ha mai osato recare la menoma ingiuria. E si che ho viaggiato per mare e per terra con un cappello di tesa ancora più ampia!
  Rise il vento: - Belle ragioni codeste tue! E non ti vergogni, tu che dici d'aver viaggiato per mare e per terra, non ti vergogni d'ignorare che dove c'è rischio bisogna abbondar di cautele? e che esponendoti al vento un dì o l'altro ti poteva ben capitare quel che ti è toccato oggi?
  Non dir mai: ho fato centomila volte questa cosa e non mi è mai incontrato nulla di male. Quel che non accade in cento, accade in una. (Bertola) "

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Le tortorelle solitarie ed il colombo viaggiatore 

"Un'amabile tortorina viveva sempre accanto alla sua compagna: non avevano mai oltrepassato la casa nativa, liete del loro piccolo, ma tranquillo soggiorno. Toccò un giorno la soglia della loro dimora un colombo viaggiatore che aveva visto moltissime cose , una pià bella dell'altra varcando mari e monti.
Vennero così a discorrere tra loro ed il colombo chiese alle tortorelle quali paesi avessero visitati.
- Noi non conosciamo che questo prato e questa casina, dove siamo vissute insieme d'amore e d'accordo.
- Certo la fedeltà nell'amicizia è un grande benefizio: e anch'io mi picco di serbar fede al mio nido; ma quel vivere sempre congiunte, quel non staccarsi mai dal luogo natio può alla fine  riuscire uggioso! Viaggiare, veder nuvi paesi e nuove genti è pure un bel divertimento: e ci s'impara assai. Via uscite dal vostro buco, osate spingervi più al di là di questi monti.
-  Finchè eravamo giovanissime, avremmo potuto arrischiarci e affrontare l'ignoto e trarne anche qualche utile ammammaesteamento! Ma ora non è più il caso nostro. Tutto quello che è forestieero ci rende peritose.
- Volete rimaner dunque sempre in questo deserto?
- Questo deserto, come lo chiami tu, si abbellisce per noi delle più soavi memorie; in questo deserto è tutto un mondo con le sue gioie sconosciute a chi troppo vive lontano da casa sua. (Bertola)"
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